martedì 9 aprile 2013

Sassano: che fine hanno fatto le promesse sull’ ECOMOSTRO?



Da mesi si attende di sapere cosa ha intenzione di farne dell’ecomostro di Sassano l’amministrazione Pellegrino. Dalla visita di “Striscia la notizia”, nel febbraio scorso, in poi si sono inseguite le voci e le ipotesi di intervento più disparate. Brumotti, con il suo show, offrì al Pellegrino l’occasione per sbizzarrirsi in dichiarazioni mediatiche in libertà.
A giugno, diceva qualcuno, sarebbero iniziati addirittura i lavori. Forse si sarebbe abbattuto un piano. Se ne sarebbe fatto un impianto con un “centro multimediale” anche con il placet della Corte dei Conti”. Il progetto sarebbe stato visibile online. E il primo cittadino “minacciava” addirittura di mettersi in mutande. Massima trasparenza. E il “belvedere” del Vallo tornare fruibile ai cristiani. Forse…
Perché ad oggi, ciò che si è in grado di raccogliere sono solo voci che si rincorrono e zero trasparenza.
Al Comune l’argomento è tabù. E solo sottovoce - ma molto sottovoce - si riescono a carpire informazioni. Intanto di atti e decisioni rese pubbliche: zero. Non resta che attingere alle informazioni dei mesi scorsi ed associarle alle chiacchiere… Ma sono veramente solo chiacchiere di qualche “funzionario pettegolo”?
… Con delibera del 28 novembre 2011 si decide “…di dare mandato all’U.T.C., di redigere un nuovo progetto funzionale all’esito della definizione del quadro economico risultante dalle attività e… devolvere le economie derivanti dalle definizioni… sul nuovo stralcio funzionale dell’opera opportunamente progettata…”. Il Comune revoca l’incarico ai vecchi progettisti, liquidando loro le competenze (integralmente o in percentuale agli stati di avanzamento dei lavori?). Con Determina  del  22 febbraio 2012 ringrazia e saluta i vincitori del “concorso di idee” e dell’appalto per il secondo lotto, titolo :  “LAVORI DI COSTRUZIONE NUOVA CASA COMUNALE - LIQUIDAZIONE COMPETENZE TECNICHE IN FAVORE DEI PROGETTISTI E LIQUIDAZIONE SPESE CERTIFICATE IN FAVORE DELL'IMPRESA ECOEDILIA.”
Vi è ragione di credere che le spese siano state liquidate in solido, con moneta corrente della “zona euro”, non “in natura”.
Il 20 aprile 2012 si affida il nuovo incarico : “… PER PROGETTAZIONE STRUTTURALE E PER RELAZIONE GEOLOGICA.”
Ora, appare quasi naturale chiedersi chi siano i nuovi progettisti? Come sono stati scelti ed in funzione di quali proposte? Qual è lo studio geologico incaricato?  Siamo entrati in una “nuova era geologica” senza essercene accorti facendo venir meno le ragioni per le quali le vecchie relazioni fornite al Genio Civile – obbligatorie -  si ritengono superate e non attendibili?
Negli ultimi mesi non sono stati pubblicati né bandi, né lanciati nuovi “concorsi di idee”.   L’amministrazione né è già ricca di suo! Ma si sa, il Comune amministrato da Pellegrino non fa della trasparenza il suo forte. E, vedere le carte, costa 50 € per la sola consultazione. Anzi ciò che lascia molto perplessi, di fronte ad un evidente deficit di trasparenza e corretta gestione della cosa pubblica, che nella gestione della vicenda ecomostro vede solo uno degli esempi più evidenti senza dimenticare l’AREA P.I.P., è il silenzio – di comodo o imposto? – degli  accademici, autoreferenziali, difensori della legalità. Ma tant’è… Ognuno prende posizione su ciò che gli fa più comodo. O da meno fastidio. Così va il mondo…
Da voci di corridoio ed informazioni raccolte, pare che ad occuparsi del “restyling” siano studi ben rappresentati in amministrazione. E, molto ben introdotti a livello familiare in giunta.
Tutto normale nel paese che ha arricchito il familismo da “amorale” a VOLGARE e ROZZO. Per l’amministrazione la famiglia, il vicinato e le relazioni, rafforzate da rapporti tra appartenenti a ben individuabili ambienti economici, clientelari ed aziendali – BCC di Sassano, per esempio - sono vitali per lo stile di gestione imposto. Senza, non sopravvivrebbe un minuto in più.  Fondamentali, visto lo scarso consenso di cui gode ed il “bluff” rappresentato dalla condotta amministrativa. 
Se tutto quanto è stato fatto sino ad ora non andava bene si suppone che sia stato arrecato un danno erariale alla comunità. I corresponsabili siedono in Consiglio Comunale e Giunta Comunale. Sono gli stessi che all’inizio votarono per l’approvazione del progetto: “…La soluzione architettonica si ritiene che …  ben si inserisce nel contesto circostanteper poi accorgersi che l’opera … non risponde … alle esigenze di opportuno inserimento nel contesto ambientale”. Una metamorfosi epocale.
Come ci si comporterà nei loro confronti? E come si comporteranno essi stessi – in particolare il vicesindaco - quando si tratterà di approvare le nuove proposte. Si smentiranno ancora una volta, magari a loro insaputa? Chissà se siano stati resi edotti delle responsabilità che si assumono con le loro decisioni? E cosa risponderanno a chi, in futuro, potrebbe chiedergliene conto? Ovviamente parliamo di amministratori che paiono avere le antenne sempre dritte per ricevere indicazioni operative e  incapaci di “vivere di luce propria. Caratterizzati da una inesistente autonomia decisionale e capacità di incidere sulle decisioni amministrative.
Attendere per sapere e, con molta curiosità, per vedere chi sono i nuovi progettisti e le loro “brillanti” idee.
Ma, soprattutto, gli ulteriori costi per la comunità. Perché, nonostante qualcuno racconti la storiella che “senza alcun danno a carico” della collettività l’amministrazione ha risolto lodi e quant’altro per la realizzazione del secondo lotto, ciò nei fatti è una menzogna. Leggere la determina del 22 febbraio 2012. E, soprattutto, fare l’addizione mettendo in colonna i costi liquidati sommati a quelli relativi all’affidamento di nuovi incarichi per la relazione geologica ed il nuovo progetto. Ed è risaputo, i costi progettuali e tecnici possono, in alcuni casi, raggiungere percentuali anche del 35/40%.
Nel caso dell’ecomostro – opera che sfiora i due mln. di euro - a quanto ammontano ed in che misura sono stati liquidati? Un fatto è certo, l’ecomostro, ad oggi, alla collettività è costato oltre 200 € a “coccia-famiglia” e ne costerà quasi mille alla fine…
Eppure, non erano mancate le solite sviolinate su qualche organo di “informazione” locale che, riportando le parole del Sindaco, affermava:”… l’ecomostro di Sassano, a breve, non ci sarà più. Sarà ridimensionato. Questa la secca e decisa dichiarazione del sindaco Tommaso Pellegrino… Prima della prossima estate [cioè quella già archiviata] dovrebbero avere inizio i lavori di demolizione e di completamento, questa la promessa che è stata accolta con lunghi e significativi applausi…  Appunto, gli applausi…
Ma di chi ? E per cosa? Cittadini che ringraziano per le “piazze arricchite”non si sa bene da cosa o “voraci” rappresentanti di studi tecnici interessati alle più concrete “economie derivanti”?

Pubblicato il 13 settembre 2012



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