martedì 9 aprile 2013

Sassano: ecomostro, delibere perditempo e cantastorie …



 

E’ esecutiva la delibera di giunta approvata alla fine di novembre che affida “… all’U.T.C., di redigere un nuovo progetto funzionale …” che dovrebbe cambiare i “connotati” del nuovo municipio, meglio conosciuto come ecomostro.
La giunta si è accorta che : “… l’opera … non risulta essere eseguita e quindi … che venga operata una nuova valutazione attuale sulla sua realizzabilità sia da punto di vista tecnico che da un punto di vista del soddisfacimento delle esigenze della Comunità … essa non risponde … alle esigenze di opportuno inserimento nel contesto ambientale ed ancora di più alla normativa sismica vigente … deve, nella sua completezza, essere meglio inserita nel contesto urbano del centro storico, in cui invece allo stato, appare sproporzionata ed invasiva … [Ritiene opportuno] un nuovo intervento volto a mitigare l’impatto ambientale della struttura … di un suo adeguamento alle nuove norme tecniche … al fine di adeguare l’intervento di che trattasi alla sopravvenuta normativa di cui al DM Infrastrutture del 14/01/2008 e Circolare 02/02/2009…”

La delibera è stata approvata all’unanimità, un coro intonato, anche da chi sottoscriveva nel 2002 la relazione tecnica che affermava :”…  La soluzione architettonica si ritiene che …  ben si inserisce nel contesto circostante sia per quanto riguarda il rapporto plano-volumetrico che per quanto attiene la sistemazione a verde ... L’idea progettuale è supportata da una analisi funzionale giustificativa … in relazione ai fabbisogni organizzativi nonché alle esigenze della collettività.”

Cioè tutto il contrario della delibera approvata “oggi”. Ma cambiare si può, appunto, anche giudizio ed in funzione opportunistica. Lo “spirito nuovo tra antiche mura”, così era stato battezzato il progetto, per anni, è stato anche “apprezzato” da un assessore all’ambiente “uomo” di Pellegrino che, sull’ecomostro, ha sofferto – sino ad ora - di una cecità di convenienza. E solo in campagna elettorale, “blaterò” promesse di intervento sconnesse dalla realtà.

Con la delibera, le promesse sembrano trasformarsi in fatti. Peccato che, per decidere cosa bisognerà decidere di fare, ci son voluti quasi due anni. E chissà quanto altro tempo passerà prima che l’UTC – ufficio noto per la sua efficienza e capacità di tutelare interessi generali - deciderà cosa decidere di fare, di nuovo, in giunta. Una delibera perditempo. Specchietto per allodole, che non mancheranno.

Pellegrino è uno che di tutela dell’ambiente se ne intende. Solidale con i problemi ambientali dei comuni limitrofi, non pare muoversi a proprio agio quando si tratta di affrontare quelli del comune di cui è amministratore. Eppure, da quel che si legge, aspira a promuovere il suo “verbo” da palchi ben più “onorevoli” dell’anonima poltrona di primo cittadino e che, pare, al momento utilizzare solo come megafono per testimoniare la propria esistenza in vita sullo scenario politico locale.  Ad oggi – in merito alla questione ecomostro - non si è ancora avuto modo di apprezzare la presunta capacità oratoria del “…giovane, brillante, istrionico al punto giusto, affidabile, credibile, concreto e coerente. [Con anche ]… una dialettica finissima, penetrante e convincente. [E] Sul piano dell’appartenenza politica […] assolutamente affidabile…” Sindaco in “odore di santificazione“ in vita. Che vorrebbe dire prima AN, con “amorevoli effusioni” forza italiote, poi Radicale, successivamente Verde ed oggi PD, mentre in futuro chissà…
Più coerente ed affidabile di così!!!
Ovvio, Non è colpa sua. Che si abbia o meno qualcosa da dire, la qualità della politica è questa: apparire, presenziare, incapacità di produrre e proporre contenuti o soluzioni, tele vendere e firmare manifesti bugiardi. E, soprattutto, lavorare per consolidare posizioni di privilegio a discapito degli amministrati. Essendone il prodotto non si può che dargli atto di coerenza e … “ senso di appartenenza”.
La delibera approvata non rappresenta certo una proposta o idea innovativa, né la soluzione all’invasività dell’ecomostro. Ma si può affermare, con certezza, che si è fatto un salto di qualità in merito alla posizione assunta dagli attuali amministratori … Si è passati dal “silenzio degli ignavi”, al “ruttino degli innocenti”.
Dimostrando, ancora una volta, di non saper come affrontare il problema e rimandando a non si capisce bene quali soluzioni.
In merito all’adeguamento normativo, poi, le indicazioni contenute nel DM  infrastrutture riguardano :  …i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere…” Mentre la circolare regolamenta la “… puntuale valutazione della pericolosità sismica del territorio nazionale e quindi le esigenze di una moderna progettazione sismo resistente delle opere di ingegneria civile…”. La delibera interviene, di fatto, annullando una delibera precedente – approvata successivamente all’entrata in vigore delle norme richiamate - in cui si è indetto un appalto e poi individuato l’esecutore. Parlando esplicitamente di adeguamento alla normativa cosa vuol insinuare, che sino ad ora la stessa non è stata rispettata? Che l’inquietante manufatto è stato costruito al di fuori degli standard si sicurezza e con materiali oggi non più ritenuti adeguati? Che la valutazione della “pericolosità sismica” non rientra nell’ambito dei parametri individuati dalla normativa?
Tra perdite di tempo e “fischio di piffero” per adesso vi è una sola certezza… Che l’ecomostro continua a produrre costi a carico dei cittadini per decine di migliaia di euro – ad oggi lo scheletro è già costato oltre 198€ a famiglia che rischiano di diventare quasi 1000€ finali- e ciò senza che un solo mattone venga aggiunto o tolto.  Penali ed oneri tecnici inclusi. Puntualmente autorizzati ad essere liquidati in delibera.
In che misura? 

Pubblicato il 03 gennaio 2012

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