A voler stare dietro agli incarichi di consulenza che l’UTC del Comune di
Sassano sta affidando in giro - per
cercare di capire cosa deve fare dell’ecomostro- c’è da perderci la testa.
Nei giorni scorsi è stato assegnato un ulteriore “incarico professionale per attività di verifica e validazione del
progetto definitivo relativo alla costruzione della nuova casa comunale …”. Già a marzo, lo stesso ufficio, aveva
assegnato incarichi per “… progettazione strutturale e
per relazione geologica.” Ciò dopo aver
liquidato, un mese prima, il gruppo dei progettisti vincitori del “concorso di
idee” e consulenti vari. Idee che, a qualcuno, devono essere sembrate datate e
quindi andavano “rottamate”, insieme a chi le aveva prodotte. Perché cambiare
si può... Perciò meglio individuare altri “portatori” di scienza architettonica
ed ingegneristica. Magari dal DNA più coerente alle “esigenze amministrative”.
Tanto, poi, a pagare è la collettività.
Il mandato ricevuto dall’U.T.C. era quello di “redigere un nuovo progetto funzionale e devolvere le economie derivanti
sul nuovo stralcio funzionale dell’opera”. Cioè, l’U.T.C., doveva redigere
le modifiche e formulare la proposta.
Nella delibera di assegnazione non è indicato, in nessun passaggio, che
attivi processi di selezione e individuazione di progettisti, consulenti o
studi tecnici. Incarichi che, si immagina, hanno un costo e necessitino di
capacità e competenze specifiche per essere assegnati.
All’albo pretorio online è stato possibile attingere solo informazioni
generiche. Ambigue e criptiche. Altro che trasparenza e “amministrazione
partecipata”. Di curriculum vitae, schemi di contratto, importi neanche l’ombra,
così come non vi è ancora traccia dell’incarico e CV nell’inesistente elenco
dei consulenti – che dovrebbe essere obbligatorio e pubblico - di tale De Luca,
Responsabile del Settore Tecnico. Cioè del “consulente” che
controlla i processi di area garantendone anche la trasparenza.
Ora, a leggere
l’ultima determina prodotta dall’UTC, si scopre che è necessaria un’ulteriore
consulenza che aiuti a giudicare la proposta fatta da “non meglio identificati
tecnici e progettisti”, cui è stata affidata la revisione del secondo lotto…
Per il terzo c’è tempo.
Ad oggi, da nessuna parte è possibile capire chi sono e quali competenze
abbiano i “Bohigas” cui vengono assegnati gli incarichi. Nè si conoscono i
“pregi” e, soprattutto, le “virtù” sulla base delle quali sono stati
individuati. Tranne quelle riconducibili alla “vox populi”, ai si dice dei bene
informati, e che restringerebbero il campo dei “fortunati” a soggetti che,
pare, godrebbero di legami “affettuosi” e relazioni di parentela in giunta.
Certo, visto l’operato amministrativo, non vi è bisogno di un grosso
sforzo di fantasia per immaginare i principi che paiono ispirare
l’assegnazione. Cambiare si può… Ma non i metodi e la cultura amministrativa…
Quella, per il forte impulso arrogantemente familistico-clientelare che sembra
trasparire, ogni giorno di più, dalle azioni gestionali, continua a tenere il
Comune in un “medioevo” amministrativo
che – e non è certo un merito – spinge gran parte della popolazione a
rimpiangere le passate amministrazioni. Metafora del “al peggio non vi è mai
fine”!
Pellegrino, che alla trasparenza ci tiene, tanto da mantenere
il comune di cui è sindaco negli ultimi posti – su oltre 8000 - della
graduatoria elaborata dal Dipartimento della Funzione Pubblica, già a febbraio
affermava : ”… l’ecomostro di Sassano, a breve, non
ci sarà più…”[…]“…è stata risolta
la seconda parte [ndr. Liquidazione vincitori gara di appalto e progettisti]
senza arrecare danno al Comune… presenteremo in questi giorni il nuovo
progetto…”. E,
solo qualche giorno fa : "nei prossimi giorni ci sarà la conferenza stampa di presentazione
del nuovo progetto dell'ecomostro o meglio dell'ecomostro trasformato in casa
comunale…”. Titolo del film?
Il giorno che non arriva mai! Sottotitolo: non prendetemi sul serio…
Tranne che
per le consulenze quelle, se le determine non sono un’illusione ottica,
esistono davvero.
Ma chi sono i “fortunati” possessori
del biglietto vincente? E per quali importi? Tenuto conto che il “gruzzoletto”
delle “economie derivanti”, sul
secondo lotto, è di circa 700 mila euro e i margini possono anche arrivare al
30/40% del totale… Fate voi!
In attesa di scoprirlo non si può
non ammettere che, tutto, avviene nella “massima trasparenza”. Sotto gli occhi della
corresponsabile opposizione, capace di distinguersi per “interessata” assenza e
ignavia e della patetica e
“interessata” distrazione di qualche associazione “sensibile” alla
tutela della legalità che, attenta alle pagliuzze altrui, non vede le travi nei
propri occhi… Chissà perché?
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